LA VENDITA NON SI CHIUDE CON IL PAGAMENTO


Perché l’e-commerce ha avuto tutto questo successo? La pandemia? La comodità di ordinare dal divano? Non proprio. Il successo dell’e-commerce dipende dal pagamento: pagamento anticipato.

Dopo decenni e una solida tradizione al pagamento posticipato, la vendita on-line si fonda sul pagamento all’ordine. Questo ha favorito la nascita e lo sviluppo di vari metodi di pagamento con carta di credito, carta prepagata, portafogli digitali e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente interessi, addebiti accessori e valori di cambio inclusi.

Tutto questo con buona pace di cambiali, pagherò e dilazioni di pagamento a 60 gg, 90 gg, 120 gg, 120 f.m. (fine mese), 50% a 60 gg + 50% a 90 gg f.m. e così via.

Abbiamo già parlato di quanto sia fondamentale pagare nei tempi pattuiti a questo link e anche l’Unione Europea si è presa la briga di legiferare in merito, con scarsi risultati. 

L’arrivo del pagamento ti permette di gestire le tue spese, di organizzarti al meglio, di programmare investimenti e migliorie, ma ricevuto il denaro non hai chiuso l’ordine. Se il cliente non riceverà quanto richiesto, non sarà colpa delle previsioni atmosferiche, del vettore incapace, della fatalità della vita: sarà colpa tua che non hai saputo gestire l’impegno preso.

 

 

La vendita non si chiude con il pagamento, ma

con la consegna dell'ordine

Questa difficoltà a considerare la consegna dell’ordine parte dell’ordine stesso ha una motivazione profonda: è un capovolgimento di visione che abbiamo difficoltà a digerire. Siamo abituati al cliente che arriva in negozio, sceglie e paga: di fatto il passaggio venditore-cliente è immediato.

Nelle relazione B2B (Business to Business) con i nostri fornitori è ancora peggio: ti pagherò (forse) a 60gg se non 90 o 120 gg e questo ha contribuito ulteriormente a separare il concetto “denaro” dal concetto “consegna”. 

inoltre, al tempo dei nostri nonni era molto più diffusa l’abitudine di gestire le spedizioni in proprio: l’azienda manifatturiera produceva l’ordine e lo consegnava al cliente, in un’ottica di gestione organizzativa ed economica

più inclusiva.

L’arrivo degli anni ‘90 ha cambiato le carte in tavola. Il progressivo abbandono della responsabilità e quindi della managerialità per evitare l’onere della gestione, ci ha portato a vedere il collaboratore come un costo e una seccatura. Gestire le varie fasi del processo avvalendosi dell'aiuto non di collaboratori, ma di fornitori/costi è fiscalmente molto più semplice. 

Reperire, educare, formare, valorizzare, richiede uno sforzo enorme con l’alta probabilità di malversazioni, ruberie, appropriazioni indebite e scioperi a macchia di leopardo

L’evoluzione dell’e-commerce nel nuovo secolo ha di nuovo cambiato le regole della partita: tu ricevi un pagamento e ti impegni alla consegna di quanto pattuito.

 

Il venditore, ricevuto

il denaro, si assume la responsabilità morale di portare a termine l’impegno preso 

Ecco perché internet è stato inventato in Inghilterra, un paese protestante. L’uomo è al centro, responsabile delle proprie azioni, capace di prendersi carico dell’impegno preso e portarlo a termine. Decisamente l’opposto della visione cattolica e nel caso italiano, cattolica-comunista:”Se mi lamento abbastanza qualcuno lo farà al posto mio”; ma questa è un’altra storia.